Dott. Giovanna Dan
medico chirurgo / Specialista in Dermatologia e Venereologia
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Dott. Giovanna Dan
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CRIOTERAPIA
Il trattamento di scelta delle verruche
Crioterapia con CO2 (anidride carbonica) di verruche, cheratosi attiniche e cheratosi seborroiche.
Che cos'è la crioterapia?
 
La crioterapia è un trattamento basato sul raffreddamento di aree cutanee, indicata per lesioni cutanee superficiali come verruche volgari, cheratosi attiniche e talora anche per carcinomi basocellulari superficiali. Le lesioni vengono congelate attraverso l'applicazione per alcuni istanti di una sostanza fredda (azoto liquido o anidride carbonica). 
 
Che differenza c'è tra crioterapia con azoto liquido (N2) o anidride carbonica (CO2)?
 
La crioterapia con anidride carbonica nello stato solido (CO2 a 79°C) o con azoto liquido (N2 a 196°C) sono due metodiche basate sullo stesso principio, il congelamento delle strutture superficiali dell'epidermide, per ottenere il quale sfruttano però due materiali differenti, entrambi a temperature basse. L'effetto dell'azoto liquido è più rapido, più profondo e più intenso. L'anidride carbonica esplica il suo effetto più lentamente e raggiunge un tessuto meno profondo, il che garantisce d'altro canto un ridotto numero di effetti collaterali della terapia, non precludendo però l'efficacia su lesioni superficiali della cute.
 
Quali sono i potenziali effetti collaterali della crioterapia?
 
Nell'immediato post trattamento può verificarsi un arrossamento della parte trattata , con leggero senso di bruciore o dolore, della durata generalmente di pochi minuti. Nei giorni successivi alla crioterapia è possibile che nella zona trattata si formi una bolla a contenuto sieroso limpido o striato di sangue. Se la bolla viene svuotata o si rompe naturalmente è consigliato mantenere il tetto integro, medicando con antibiotico locale fino a guarigione completa. Nella maggior parte dei casi, comunque, non residuano esiti cicatriziali.
 
Quante sedute sono necessarie per vedere dei risultati?
 
Dipende naturalmente dal tipo di lesione trattata: per le cheratosi attiniche (soprattutto se piccole e sottili) è frequente vedere risultati anche dopo solo 1 o 2 sedute. Le verruche virali generalmente richiedono più sedute ma in questi casi la terapia comprende altri trattamenti complementari oltre alla crioterapia che possono velocizzare la guarigione. Le sedute vengono svolte al ritmo di una ogni 2-3 settimane. Dopo la prima seduta la lesione trattata sarà ancora presente e regredirà solo dopo diversi giorni, del tutto o parzialmente.
 
La crioterapia può lasciare esiti permanenti?
 
No, se la gestione delle aree trattate viene effettuata correttamente: nei giorni successivi al trattamento (possibilmente anche per 1 mese) non si deve esporre al sole la zona trattata. Se si forma una bolla non deve esserne asportato il tetto e l'area deve essere protetta con un cerotto e medicata con antibiotico o antisettico locale. In alcuni , fortunatamente rari, casi può formarsi una cicatrice, soprattutto in pazienti predisposti.

E' necessario effettuare una preparazione particolare al trattamento con crioterapia?
 
Se la lesione da trattare è piuttosto spessa (squamosa o crostosa) è necessario nei giorni prima del trattamento ridurre lo spessore tramite soluzioni cheratolitiche a base di acido salicilico o urea ad alta concentrazione che riescano ad eliminare la parte superficiale della lesione esponendo all'azione della crioterapia il fondo della stessa. Tuttavia, se tale preparato non è stato consigliato dal dermatologo in occasione di una precedente visita, è meglio astenersi dall'applicazione di qualsiasi sostanza per non alterare il quadro clinico e facilitare la diagnosi allo specialista (non sempre ciò che può apparire come una semplice verruca lo è!).